
BioTiles
Obiettivo specifico: SO 2.4: Promuovere l'adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi di catastrofi e la resilienza, prendendo in considerazione approcci ecosistemici
Tipologia: Progetti standard
Il progetto BioTiles, intende sviluppare soluzioni innovative basate su diverse tipologie di biosubstrati e applicarle in alcuni siti dimostrativi di tre aree lagunari transfrontaliere (Grado-Marano, Stjuža a Strugnano e Val Stagnon a Capodistria) maggiormente soggette ai danni causati dai cambiamenti climatici, al fine di incrementarne la biodiversità, la complessità ecologica e la resilienza ecosistemica. L’utilizzo di soluzioni di origine naturale per combattere i fenomeni conseguenti ai cambiamenti climatici è fortemente raccomandato nelle recenti linee guida. In BioTiles verranno sviluppate biotecnologie che si basano sull’applicazione di fibre naturali e biofilm microbico, il quale migliora la coesione dei sedimenti grazie all’escrezione di sostanze mucillaginose adesive che ostacolano la sospensione dei sedimenti e aumentano naturalmente la resilienza del sistema. Per lo sviluppo e produzione di biosubstrati verranno capitalizzate le esperienze e conoscenze acquisite dal LP in progettualità in corso.
- Incrementare la biodiversità e migliorare la resilienza degli ecosistemi lagunari attraverso lo sviluppo e l’applicazione di biosubstrati innovativi in uno studio pilota nelle aree a rischio da cambiamenti climatici;
- Definire protocolli operativi replicabili che combinino approcci ecosistemici, risultati biogeochimici e modelli numerici, ed elaborare una strategia transfrontaliera per la gestione sostenibile delle lagune con il coinvolgimento di enti di ricerca, istituzioni e comunità locali.
Nell'ambito del progetto verrà realizzata una rappresentazione grafica del modello di erosione e deposizione dei sedimenti nelle lagune. L’efficacia dei biosubstrati sviluppati nell’indurre un aumento della biodiversità e della resilienza degli ecosistemi verrà inoltre testata mediante azioni pilota in campo attraverso l’applicazione di approcci ecosistemici al fine di indagare il processo di colonizzazione da parte delle comunità biologiche. I risultati ottenuti, le metodologie applicate in laboratorio, in campo e in silico confluiranno in un Protocollo operativo da esportare in altri ambienti di transizione dell’area di programma. Il progetto si propone inoltre di accentrare le numerose conoscenze frammentarie relative alla perdita di biodiversità e resilienza ecosistemica lagunare legate ai cambiamenti climatici in un unico centro attraverso ila creazione dei un HUB lagunare. Verranno identificati i fabbisogni territoriali e le attuali azioni sulle aree lagunari, tramite processi partecipativi che prevedono il coinvolgimento di enti, soggetti privati, associazioni, portatori di interesse e la cittadinanza, i quali condurranno ad una elaborazione congiunta di linee guida che intendano porre le basi per la gestione sostenibile delle aree lagunari maggiormente soggette agli effetti dei cambiamenti climatici.