Il 15/01/2025 si è tenuta una Conferenza Stampa per promuovere e far conoscere meglio il progetto AidMIRE presso la sede del PP2, Azienda Ulss3 Serenissima.
La Direzione Strategica dell’Azienda ULSS 3, il Suo Ufficio Stampa e gli addetti aziendali al progetto, nonché rappresentanti di ciascun partner, hanno incontrato la stampa per promuovere il Progetto AidMIRE in questo inizio di ultima fase di progetto.
È stato illustrato come il concetto di maxiemergenza trascenda quello di confine, come preparazione omogenea, formazione e azione secondo protocolli comuni siano fondamentali per dare una rapida risposta in situazioni di crisi, come la tecnologia avanzata sia cruciale per la rapidità e accuratezza di intervento e come, soprattutto, la cooperazione delinei nuove realtà anche normative, che possono essere recepite dagli Stati per “creare più Europa senza confini”.
“Stiamo parlando di un decennio di cooperazione fruttuosa - dice il direttore di Ricerca e innovazione di Asugi, Sandro Centonze -, a partire dal progetto IntegrAid, poi NEXAid e infine AidMIRE, che crea rete ed estende competenze, esperienze e preparazione oltre i confini e oltre gli ospedali, e che punta su tre punti cardine: formazione, collaborazione, comunicazione”.
Le azioni di progetto, tra cui un piano formativo comune con l’uso di tecnologie avanzate, un ponte radio a canale unico e un grande evento simulativo half-blind che si terrà a maggio 2025, “consentono di verificare la prontezza dei sistemi sanitari e di individuare eventuali margini di miglioramento nelle procedure e nelle tecnologie utilizzate nel caso di una maxi emergenza sanitaria, soprattutto nel trattamento di pazienti con politrauma in un’area transfrontaliera, dove i sistemi sanitari sono diversi per organizzazione e articolazione territoriale”, afferma il Dr Biagio Epifani, Responsabile Scientifico di AidMiRE dell’ AULSS 3 Serenissima.
“Questi anni di progetti INTERREG offrono il meglio ai cittadini - ricorda Martina Stanič dell’Ospedale di Isola -. Il nostro ospedale da sempre garantisce ai nostri partner in questo progetto esperienza, affidabilità e flessibilità linguistica”.
“Si tratta di cooperazione e trasferimento di buone pratiche - concorda Katerina Rihter della Casa della salute di Sežana -, per migliorare sempre di più l’assistenza sanitaria ai propri cittadini”.
“Ci siamo attivati insieme per la creazione di protocolli comuni ampliati sul territorio e oltre agli ospedali - aggiunge Igor Crnić della Casa della Salute di Isola - per poter presentare soluzioni anche normative agli stati confinanti e sviluppare esperienze insieme”.
Come ricorda il Dr Biagio Epifani, “Non succede, ma se succede”: la speranza è di non dover mai affrontare scenari di maxiemergenza transfrontaliera, ma se dovesse capitare (cosa che, a causa dell’intensa mobilità e della crisi climatica non si può certo escludere) NEXAid prima e AidMIRE ora fanno sì che vi siano diverse realtà transazionali pronte ad agire rapidamente: uniti, preparati e coordinati.