Una delle attività principali che VeGAL ha come obiettivo con il progetto ENGREEN 2 è il rilancio della Strada dei vini DOC Lison Pramaggiore, istituita nel 1971. Il compito di VeGAL è quello di valorizzare le numerose infrastrutture verdi e le aree naturalistiche (aree umide, corsi d’acqua, boschi planiziali) che quest’area ricopre.
Qui l’economia legata al settore vitivinicolo è importantissima, anche per l’attenzione delle cantine per l’agricoltura biologica, introdotta dai primi anni ’90 e qui molto praticata.
In questa zona dove si stratificano storia, natura e cultura del vino, si intende creare una rete di itinerari ed eventi di scoperta del territorio e delle infrastrutture verdi contribuendo alla tutela dell’ambiente ed incentivando forme di turismo slow e sostenibile. Ma andiamo un po’ alla scoperta della strada dei vini.
La Strada dei vini DOC Lison Pramaggiore va dal fiume Lison al Tagliamento e si suddivide in tre zone: la zona classica, la zona del Livenza e la zona del Tagliamento.
La zona classica è maggiormente legata all’entroterra storico romano e medievale, include le cantine site nelle località di Loncon, Belfiore, Pradipozzo, Summaga, Lison, Mazzolada, Levada, Portogruaro e Concordia Sagittaria.
La zona del Livenza, la più ricca di cantine, segue il corso di questo fiume di risorgiva partendo da Cinto Caomaggiore fino ad arrivare alla sua foce sul mare di Caorle. Copre i territori delle città di San Stino di Livenza, Annone Veneto, Motta di Livenza, Blessaglia, Pramaggiore, Pravisdomini, e Chions.
La zona del Tagliamento, a cavallo tra le regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, copre i comuni di San Michele al Tagliamento, Concordia, Latisana, San Giorgio, Alvisopoli, Teglio Veneto, Cordovado, Fossalta di Portogruaro, Vado, Giussago, Villanova e Lugugnana.
I vini prodotti nella zona D.O.C. Lison Pramaggiore si caratterizzano per essere soprattutto vini giovani, non invecchiati, di facile beva e ricchi di profumi. Ciò è dovuto principalmente alla particolare composizione dei terreni argillosi e calcarei, che dona a questi vini le loro apprezzate caratteristiche. Fiore all’occhiello della produzione locale è la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita (DOCG) Lison, che prende il nome dall’antico borgo romano di Lison, infatti testimonianze storiche confermano che già all’epoca dei romani la coltivazione della vite era già viva nell’area.