Il 18 febbraio 2025, presso la sede della Camera Regionale di Nova Gorica, si è tenuto l’evento Riciclo dei Materiali Compositi: Ostacoli e Soluzioni del Trasporto Transfrontaliero dei Rifiuti, organizzato nell’ambito del progetto RECREATE, co-finanziato dal Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia.L’evento ha visto la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti istituzionali e aziende impegnate nella gestione dei rifiuti e nell’economia circolare.
Dopo una breve presentazione del progetto a cura di URES a cura di Matteo Feruglio, sono state presentate le attività dei partner progettuali:
- Comune di Spinea - Monica Salviato ha presentato la campagna di sensibilizzazione, che ha incluso l’invio di flyer informativi nelle bollette dei rifiuti e l’iniziativa "RICREIAMO A SPINEA", con laboratori educativi nelle scuole per incentivare la raccolta e il riciclo dei CFR. Il centro mobile di raccolta operativo in alcune giornate nei mesi di marzo, aprile e maggio 2024 e i centri nelle scuole, gestiti in collaborazione con Veritas SpA, hanno avuto un ruolo chiave nel progetto.Oltre a questo ha sviluppato un documento tecnico che fornisce le procedure operative per permettere ad altri comuni italiani e sloveni di acquisire e utilizzare prodotti realizzati con materiali compositi riciclati.I risultati della campagna sono stati concreti: il 26,91% del materiale raccolto è stato identificato come CFR, pari a 180 kg.
- Technol S.r.l. – Nevij Baruca ha illustrato l'esperienza con l’esportazione dei rifiuti: nello specifico Sono state descritte le fasi di campionamento del materiale, la consultazione con esperti, e la preparazione della documentazione necessaria per l'esportazione. Sono stati condivisi il contatto con IRSOE per ottenere l'autorizzazione, e il campionamento dei rifiuti da parte del laboratorio Eurofins.
- GEES recycling S.r.l. – Franco Mioni: ha presentato il proprio contributo al progetto RECREATE: per Technol, GEES ha sviluppato prototipi di tappi per cisterna utilizzando lastre riciclate, evidenziando la necessità di migliorarne le prestazioni meccaniche. In collaborazione con il Comune di Spinea, ha elaborato un catalogo di prodotti circolari e promosso un workshop con l’Accademia di Brera per sviluppare nuovi design di arredo urbano sostenibile. Sono stati sviluppati dei cestini stradali in materiali riciclati. Dopo la presentazione del primo prototipo al Comune e a Veritas Spa, sono state apportate modifiche per migliorarne sicurezza e funzionalità, portando alla creazione di un secondo prototipo ottimizzato.
Uno dei momenti centrali della giornata è stato l’intervento di Katarina Železnik Logar, Institute for Safety and Health at Work, Environmental Protection, Fire Safety che ha analizzato gli ostacoli normativi che limitano il riciclo e la spedizione dei rifiuti oltre i confini nazionali sloveni. L’incremento della produzione di rifiuti, unito a normative sempre più stringenti, sta rendendo complessa la gestione transfrontaliera di determinate categorie di scarti. Il regolamento europeo 1013/2006/CE, insieme alla Convenzione di Basilea, disciplina il trasporto internazionale dei rifiuti, imponendo criteri severi per evitare il traffico illegale e garantire un trattamento ecologicamente corretto. Tuttavia, le differenze nelle normative nazionali creano un quadro frammentato, rendendo più difficile il commercio e il recupero dei rifiuti in un’ottica di economia circolare.Uno dei punti critici riguarda il divieto di esportazione dei rifiuti pericolosi verso Paesi non OCSE, a meno che questi non dimostrino di poterli trattare in conformità agli standard ambientali europei. Inoltre, le recenti modifiche al regolamento impongono che qualsiasi esportazione di rifiuti debba essere certificata da enti indipendenti e approvata dalla Commissione Europea, riducendo così il rischio di abusi e spedizioni non conformi. Se da un lato queste misure rafforzano il controllo, dall’altro rischiano di limitare le possibilità di trattamento in impianti esteri più efficienti o più convenienti dal punto di vista economico.
Un tema particolarmente complesso è quello legato ai rifiuti contenenti materiali compositi rinforzati con fibra di vetro, utilizzati in settori come l’industria nautica, aerospaziale e automobilistica. La mancanza di una chiara classificazione di questi materiali nel Catalogo Europeo dei Rifiuti crea incertezze sia per i produttori che per le aziende di trattamento. Senza codici specifici e criteri ben definiti, questi materiali rischiano di finire erroneamente mescolati con altre categorie di rifiuti più difficili da riciclare, compromettendo l’efficienza del recupero. Katarina Železnik Logar ha sottolineato la necessità di una revisione delle normative per migliorare la tracciabilità e il riciclo dei rifiuti contenenti fibra di vetro, evitando che questi vengano semplicemente smaltiti in discarica. La cooperazione tra Stati membri dell’UE è fondamentale per armonizzare le procedure di gestione dei rifiuti e ridurre gli ostacoli burocratici che frenano il loro recupero. L’intervento si è concluso con un appello all’Unione Europea affinché acceleri l’adozione di criteri specifici per la classificazione e il trattamento dei rifiuti speciali, in particolare quelli derivanti dai materiali compositi.
C’è stata la possibile di presentare le attività dell progetto GREET CE, evidenziando le sue sinergie con Interreg RECREATE, in quanto entrambi i progetti promuovono modelli di economia circolare e sostenibilità ambientale, con GREET CE focalizzato sulla transizione ecologica in diversi settori: si concentra in particolare sull’eco-costruzione, sull’energia sostenibile, sull’agricoltura rigenerativa e sull’uso di gas rinnovabili, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale e alla promozione di soluzioni innovative per la green economy.
In conclusione si è svolta una sessione di discussione e risposte alle domande del pubblico.
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