L’eccezionale variabilità dell’afflusso del fiume Reka nelle Grotte di Škocjan provoca grandi oscillazioni delle acque sotterranee nel sistema carsico, dovute ai restringimenti dei canali sotterranei. Un esempio straordinario è l’alluvione del 2019, quando, tra il 2 e il 3 febbraio, la portata del fiume è aumentata in meno di trenta ore da 10 m³/s a oltre 300 m³/s (Figura 1). Di conseguenza, il livello dell’acqua nel Lago di Martel è salito di oltre 80 metri in appena dodici ore. Dopo il passaggio dell’onda di piena, l’acqua è tornata al livello pre-alluvionale in circa sedici ore. L’acqua ha sommerso gran parte del canyon ed è notevolmente aumentata anche nella Grande e nella Piccola Valle. Eventi di piena di tale portata introducono nel sistema carsico enormi quantità di sedimenti e materiale detritico, inclusa materia organica, influenzando significativamente la vita nel sottosuolo. Le grandi oscillazioni del livello dell’acqua rappresentano inoltre un importante fattore nello sviluppo delle grotte carsiche.
A partire da questo evento è stato realizzato un modello video 3D speciale dell’alluvione (Figura 2), che consente una visione chiara e intuitiva della dinamica delle acque carsiche. I dati idrologici sono stati elaborati dai ricercatori del Centro di Ricerche Scientifiche dell’Accademia Slovena delle Scienze e delle Arti (ZRC SAZU), Istituto di Ricerca sul Carsismo (IZRK), in collaborazione con l’Ente Pubblico Parco delle Grotte di Škocjan (Javni zavod Park Škocjanske jame). Alla visualizzazione ha collaborato l’azienda Begr8 Media, utilizzando anche il modello 3D dettagliato del sistema di grotte realizzato da Richard Walters. Il risultato di questa collaborazione è una presentazione moderna e visivamente accattivante che permette al pubblico di comprendere i complessi processi naturali che si svolgono in tempi molto brevi e spesso lontano dagli occhi. Il video mostra come, in poche ore, l’acqua riempia i canali sotterranei e allaghi le maggiori cavità, offrendo allo spettatore la percezione della forza straordinaria di questo evento naturale.
Il progetto di realizzazione del video 3D è stato sviluppato nell’ambito del progetto europeo Kras–Carso II, del programma Interreg Italia–Slovenia, che promuove la cooperazione transfrontaliera nella ricerca e nella gestione del patrimonio naturale comune. Ciò dimostra come i progetti europei possano unire il lavoro scientifico, gli obiettivi di tutela e le moderne tecnologie di comunicazione a beneficio sia dell’ambiente locale sia del pubblico più ampio.
Con tali iniziative, i ricercatori e i gestori del parco non ottengono solo una migliore comprensione del funzionamento dell’acquifero carsico, ma contribuiscono anche in modo significativo alla sensibilizzazione della società sulla vulnerabilità dei sistemi carsici. Le piene, come quella del febbraio 2019, non sono solo spettacolari fenomeni naturali, ma anche un’opportunità per sottolineare l’importanza della protezione del mondo carsico e della comprensione dei processi che lo modellano. La visualizzazione dell’alluvione unisce analisi scientifiche, moderne tecnologie digitali e valore educativo, andando oltre la semplice rappresentazione di un fenomeno naturale. La presentazione rafforza l’importanza della collaborazione tra istituzioni di ricerca, enti pubblici e creatori privati, dimostrando che la cooperazione tra diverse discipline può portare a risultati di grande valore scientifico e sociale.
Le Grotte di Škocjan, patrimonio mondiale dell’UNESCO, acquisiscono così un nuovo strumento per illustrare il loro eccezionale valore, offrendo al contempo ai visitatori una comprensione più profonda dei processi naturali. Il video 3D dell’alluvione del 2019 non è soltanto un’attrazione visiva, ma soprattutto una testimonianza di quanto sia importante unire conoscenza e tecnologia per la tutela e l’interpretazione del patrimonio naturale, rendendolo accessibile al pubblico in modo moderno e coinvolgente.

Figura 1: La Sala Müller allagata nelle Grotte di Škocjan

Figura 2: Visualizzazione 3D dell’alluvione del febbraio 2019 nelle Grotte di Škocjan, al momento della massima piena