Un primo intervento sperimentale di reimpianto di 𝑃𝑖𝑛𝑛𝑎 𝑛𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑠 è stato condotto con successo presso l’Oasi Marina e sito Natura 2000 delle tegnùe del @comunediCaorle nell’ambito del progetto Interreg Italia Slovenia TRECap!
L’azione rappresenta il momento chiave di un lungo percorso: gli esemplari sono stati raccolti dai captatori larvali installati lungo le coste venete nel 2023. I giovanili sono stati mantenuti circa un anno in stabulari presso la piattaforma oceanografica Acqua Alta del CNRsocialFB al largo di Venezia, fino al raggiungimento di dimensioni idonee.
Test condotti dall’Università di Trieste - Dipartimento di Scienze della Vita hanno verificato la negatività delle giovani 𝑃𝑖𝑛𝑛𝑎 𝑛𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑠 al patogeno 𝐻𝑎𝑝𝑙𝑜𝑠𝑝𝑜𝑟𝑖𝑑𝑖𝑢𝑚 𝑝𝑖𝑛𝑛𝑎𝑒, il principale indiziato delle gravi morie che hanno colpito la specie.
A seguito dell’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MISE) e del parere positivo della Regione Veneto, a febbraio 2025 la squadra subacquea del CNR-ISMAR di Venezia ha condotto il reimpianto dei tre esemplari sopravvissuti presso gli affioramenti biogenici di Caorle, localmente noti come tegnùe, ed inclusi nella rete Natura 2000 ai sensi della Direttiva Habitat. Le attività sono state svolte in collaborazione con il CNR-IGG di Padova, il Comune di Caorle ed il Gruppo Sommozzatori Caorle.
Ad un paio di mesi di distanza, le tre piccole 𝑃𝑖𝑛𝑛𝑎 𝑛𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑠 impiantate stanno bene e mostrano già segni di crescita. Nei prossimi mesi questo primo piccolo nucleo sarà oggetto di attento monitoraggio, anche tramite approcci fotogrammetrici innovativi.