Venerdì 5 luglio 2024, presso l'Urban Center di Trieste, si è svolto il seminario "La problematica delle acque transfrontaliere" e il kick-off meeting del progetto WABIN, co-finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia.
Mattina: Tavola Rotonda sulle Sfide delle Acque Transfrontaliere
La sessione mattutina aperta al pubblico è stata dedicata a una tavola rotonda incentrata sulle sfide e le criticità legate alle acque transfrontaliere. L'apertura dei lavori è stata affidata al lead partner del progetto, il Polo Tecnologico Alto Adriatico con i saluti del direttore Franco Scolari e una introduzione ai progetti di cooperazione europea da parte di Diego Santaliana. La presenza dell'assessore regionale della difesa all'ambiente, sviluppo sostenibile ed energia Massimo Canali ha dato una dimensione territoriale all'incontro, dove è stata ribadita l'importanza di collaborazioni e ponti tra istituzioni transfrontaliere per la gestione sostenibile delle risorse idriche. Un saluto anche dal parte del controllo di gestione dei progetti Interreg Italia-Slovenia.
Gli interventi che si sono succeduti hanno visto come relatori: Federico Dal Col dell'OGS Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Goran Visintin dell'Università di Ljubljana, Giulia Casalena dell'OGS, Kostja Jlabjan di Energ+ d.o.o. Clera One, Pierluigi Barbieri dell'Università degli Studi di Trieste, ed Efrem Tassinato, Presidente di Wigwam Clubs Italia APS.
Pomeriggio: Presentazione del Progetto WABIN
Nel pomeriggio, i partner del progetto hanno illustrato il piano di lavoro e approfondito il progetto WABIN attraverso la presentazione degli obiettivi, delle azioni previste, degli indicatori e dei ruoli dei vari partner. L'evento è stato un'importante occasione di confronto, culminando in una giornata ricca di presentazioni e discussioni costruttive.
Obiettivi e Output del Progetto WABIN
Il progetto WABIN mira a promuovere la gestione sostenibile delle risorse idriche e la protezione degli acquiferi, integrando metodologie applicate a livello di bacino idrogeologico con modelli previsionali di bilancio idrico. Tra gli obiettivi principali vi sono:
1. Gestione sostenibile della risorsa idrica: Utilizzo di modelli previsionali per stimare l'uso delle risorse idriche.
2. Partecipazione inclusiva: Promuovere strumenti di partecipazione per affrontare il cambiamento climatico e i rischi idrici.
I principali output previsti:
1.Pacchetto metodologico integrato: Caratterizzazione dei bacini idrogeologici in relazione agli effetti del cambiamento climatico.
2. Modellazione dinamica: Modelli idrogeologici in 3D del bacino dell'Isonzo per bilanci idrici e previsioni future.
3. Protocollo d’intesa transfrontaliero: Strategia per la gestione delle risorse idriche attraverso una cooperazione pubblico-privata.