WABIN
Obiettivo specifico: SO 4 - Promuovere l'adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi di catastrofi e la resilienza, prendendo in considerazione approcci ecosistemici
Tipologia: Progettos tandard
Il progetto WABIN coglie la necessità, rilevata dal Programma Italia-Slovenia, di proporre e attuare interventi specifici di promozione all’adattamento al cambiamento climatico, di gestione sostenibile delle acque e di salvaguardia della risorsa idrica ed idrogeologica dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. L’area di cooperazione presenta delle criticità in termini di disomogeneità della disponibilità idrica nel tempo e nello spazio e di inefficienza gestionale. Tale condizione porta ad alterazioni dei regimi idrologici naturali causate da un’eccessiva pressione dei prelievi, una visione carente sulla consistenza idrica e un’intensificazione degli effetti del cambiamento climatico.
- Il progetto WABIN vuole favorire la gestione sostenibile della risorsa idrica e la protezione degli acquiferi tramite l’integrazione di metodologie applicate a livello di bacino idrogeologico con l’ausilio di modelli previsionali di bilancio idrico utili ad ottenere stime affidabili su consistenza ed uso delle risorse idriche.
- Promuovere l’applicazione di strumenti di partecipazione adeguati e inclusivi per intervenire sull'adattamento ai cambiamenti climatici e sui fenomeni di contaminazione, spreco e rischio idrico.
output previsti nel progetto WABIN:
1) definizione del pacchetto metodologico integrato per la caratterizzazione dei bacini idrogeologici per determinare il potenziale produttivo delle risorse idriche naturali in relazione agli effetti del cambiamento climatico, tramite i dataset disponibili e quelli di nuova acquisizione nel contesto transfrontaliero;
2) modellazione dinamica e di scenario dei bacini idrogeologici sulla base di un modello concettuale idrogeologico (in 3D) del bacino dell’Isonzo (test site) per ottenere il bilancio idrico e le previsioni future sulla risorsa idrica, soprattutto in relazione al cambiamento climatico. Esse risultano estremamente utili per preservare l’equilibrio tra disponibilità e fabbisogno idrico e determinare i margini di sicurezza di stoccaggio e controllo idrico;
3) individuare il protocollo d’intesa transfrontaliero basato sulla costituzione di un network e una strategia d’azione per la salvaguardia, il monitoraggio e la gestione della risorsa idrica nei contesti idrografici, tramite processi di partecipazione pubblico-privata espletati congiuntamente sul versante italiano e sloveno;
4) incoraggiare la partecipazione attiva della cittadinanza per informatizzare, educare, sensibilizzare la popolazione alla protezione della risorsa idrica, secondo uno schema di sostenibilità e una gestione consapevole dell’acqua, data la sua esiguità.
Particolarmente rilevanti saranno gli output di progetto e i relativi risultati, a cui diversi target beneficiari attingeranno:
1) il Partenariato formale di WABIN avvalorato dalla costituzione del network transfrontaliero pubblico-privato del protocollo d’intesa per la salvaguardia, il monitoraggio e la gestione della risorsa idrica a livello idrogeologico;
2) il Modello concettuale idrogeologico e di bilancio idrico transfrontaliero creato con metodologie integrate di gestione idrica;
3) il Protocollo d'intesa transfrontaliero, documento strategico definito dalle azioni pilota che include i fabbisogni territoriali rilevati, le buone prassi esistenti, le metodologie integrate di monitoraggio e gestione idrica per la definizione di obiettivi comuni di pianificazione dei distretti idrografici sulla base delle politiche di sviluppo locale dei territori.
4) Iniziative di informatizzazione, educazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza. Il focus è trasferire conoscenze di salvaguardia, monitoraggio e gestione della risorsa idrica, nelle diverse pertinenze di uso (civile, agricolo e industriale). Si affronteranno buone pratiche per il rischio siccità, alluvioni, frane, esondazioni e attacchi patogeni attraverso contest per i giovani e iniziative di Citizen science.