Venezia rende omaggio a Giuseppe Tartini, il celebre violinista e compositore, con una nuova mostra intitolata "Rotte musicali: il viaggio di Tartini a Venezia". L'esposizione esplora il legame cruciale tra Tartini, definito "primo violino d'Europa", e la città lagunare, un luogo fondamentale nella sua vita avventurosa e ricca di successi.
La mostra invita il pubblico a scoprire le relazioni professionali che Tartini ebbe a Venezia, rivelando i luoghi dove si esibì e insegnò, e la rete di rapporti umani che intrecciò con aristocratici, religiosi, allievi e compagni. Sono inoltre inoltre esposte preziose testimonianze della sua produzione musicale, sia manoscritta che a stampa, comprendente musica strumentale, vocale sacra, metodi e trattati teorici, conservati nelle biblioteche veneziane.

La presentazione della mostra è stata anche l'occasione per sottolineare il ruolo strategico di Venezia come centro di divulgazione sulla storia e la figura del compositore. Venezia, in assoluto la città turisticamente più rilevante all'interno della "Tartini Route", si candida con questo progetto a diventare un importante centro di diffusione nel grande pubblico del turismo culturale musicale della figura di Tartini. Ciò anche approfittando della ormai consolidata presenza di Palazzo Pisani, sede del Conservatorio di Venezia, nei circuiti del turismo culturale musicale veneziano.

A conclusione della presentazione della mostra e della sua importanza nella "Tartini Route", è stato eseguito un concerto tartiniano. Il programma prevedeva una rarità: la Sonata in Si bemolle maggiore di Giuseppe Tartini, originariamente destinata alla viola da gamba e tratta dalla copia manoscritta conservata nella collezione Ledenburg del Niedersächsisches Landesarchiv di Osnabrück, Sassonia. Gli esecutori erano Cristiano Contadin alla viola da gamba e Valeria Montanari al clavicembalo. La sonata è stata eseguita nei movimenti: Affettuoso, Allegro, Allegro.