Lunedì 17 marzo 2025 nell'ambito del progetto KRAS-CARSO II, cofinanziato dall'Unione europea nel quadro del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia, si è tenuto presso la Grotta Gigante un workshop rivolto ai gestori di grotte turistiche sul tema della lampenflora. L'evento è stato organizzato dall'Istituto della Repubblica di Slovenia per la tutela della natura (Zavod RS za varstvo narave) in collaborazione con i partner di progetto - l'Istituto per le ricerche sul Carso operante presso il Centro di ricerche scientifiche dell’Accademia slovena delle scienze e delle arti (Inštitut za raziskovanje Krasa ZRC SAZU), l’Ente Parco delle Grotte di Škocjan (Park Škocjanske jame), il Servizio geologico della Regione Friuli Venezia Giulia, il lead partner ORA e la sede ospitante del workshop, la Grotta Gigante. L'evento si è svolto interamente in lingua slovena e italiana; il servizio di interpretazione è stato fornito dall'Ufficio centrale per la lingua slovena della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Il termine lampenflora si riferisce al fenomeno della proliferazione di organismi per lo più fototrofi nei pressi di fonti artificiali di luce nelle grotte. La maggior parte delle grotte turistiche, che hanno predisposto l'illuminazione elettrica per consentire l’accesso ai visitatori, debbono solitamente far fronte al fenomeno della lampenflora come conseguenza dell’uso di illuminatori in grotta. La lampenflora rappresenta una grande sfida in termini di conservazione delle grotte, delle loro formazioni e degli esseri viventi del mondo ipogeo, ma anche una sfida per i loro gestori che non vanno fieri della presenza di muschi e felci nelle loro cavità.
Al workshop hanno partecipato gestori e speleologi della Divaška jama (gruppo speleologico Gregor Žiberna Divača), della grotta Dimnice (gruppo speleologico Dimnice), della grotta Vilenica (gruppo speleologico Sežana), della grotta di Škocjan, della grotta di S. Giovanni d'Antro, della grotta Torri di Slivia e della Grotta Gigante. L’ampia partecipazione al seminario da parte dei gestori è indice di disponibilità alla collaborazione transfrontaliera e dimostra la volontà di giungere ad una modalità uniforme di gestione delle grotte su entrambi i lati del confine nell’ambito dell’istituendo geoparco del Carso, nonché la convinzione che va data priorità alla preservazione a lungo termine delle grotte e del loro stato di conservazione.
Il workshop è stato introdotto da Martin Stupar in rappresentanza dell'Istituto della Repubblica di Slovenia per la tutela della natura (Zavod RS za varstvo narav), dal direttore della Grotta Gigante Aldo Fedel e da Massimo Zanetti, direttore del Servizio geologico della Regione Friuli Venezia Giulia, che in collaborazione con Paolo Manca ha presentato le linee guida internazionali UIS e IUCN per la protezione delle grotte e le modalità con le quali queste ultime verranno applicate all'illuminazione delle grotte in Friuli Venezia Giulia. I partecipanti hanno poi seguito la relazione tecnica “Lampenflora - la sfida per le grotte turistiche” tenuta da Janez Mulec dell'Istituto per le ricerche sul Carso operante presso il Centro di ricerche scientifiche dell’Accademia slovena delle scienze e delle arti (Inštitut za raziskovanje Krasa ZRC SAZU). Nella sua presentazione il relatore si è soffermato su una serie di nozioni di base, sulle cause che determinano l’insorgere del fenomeno, sulle conseguenze per l'ambiente naturale delle grotte e sulle misure più frequenti per prevenire e rimuovere la lampenflora. Samo Šturm ha analizzato gli aspetti della gestione delle grotte turistiche in relazione al contenimento della crescita della lampenflora, presentando il caso delle grotte di Škocjan e soffermandosi sulle misure tecniche e di mitigazione, come ad esempio la riduzione dei tempi di illuminazione, l'illuminazione per settori e la riduzione della potenza degli illuminatori. Inoltre ha ribadito l’importanza del monitoraggio e del costante rilevamento dei dati in grotta, nonché di interventi tempestivi al primo apparire della lampenflora. Janez Mulec ha poi illustrato lo stato e alcuni esempi di lampenflora nella Grotta Gigante che sono poi stati presentati ai partecipanti direttamente in loco. Alle presentazioni ha fatto seguito un dibattito, durante il quale sono state poste domande e fatte osservazioni in relazione alla rimozione fisica della lampenflora e all’illuminazione delle cavità. I partecipanti hanno dimostrato interesse riguardo ai tempi di illuminazione ottimali, alla potenza e al tipo di illuminatori, alla frequenza di monitoraggio degli apparecchi di illuminazione, all’impatto dell’anidride carbonica, alle soluzioni innovative e al progresso tecnologico nel campo della prevenzione della lampenflora.
La parte pomeridiana del workshop si è svolta all’interno della Grotta Gigante. In un punto specifico della grotta gli esperti Janez Mulec e Samo Šturm hanno eseguito una dimostrazione, eseguendo una rilevazione dei parametri relativi al flusso di luce, all’illuminazione e alla temperatura. Hanno poi evidenziato diversi tipi di crescita degli organismi in relazione alla distanza, temperatura, presenza di umidità e acqua nel substrato, nonché alla durata dell’esposizione e all’intensità della luce. Ha accompagnato il gruppo la guida locale Federica Papi, che ha presentato le caratteristiche e le condizioni della grotta e la sua gestione.
Le reazioni dei partecipanti durante e dopo il workshop sono state molto positive; i gestori hanno acquisito molteplici conoscenze e hanno preso contatto con organismi scientifici, a cui rivolgersi nel caso in cui dovessero affrontare questo tipo di sfide nella gestione delle grotte. All'evento era presente anche una giornalista di RTV Koper-Capodistria, la cui partecipazione dimostra la crescente riconoscibilità del progetto Interreg e dell’istituendo Geoparco Kras - Carso.

