Il progetto AGROTUR+, nell'ambito delle celebrazioni della festa del vino novello sul Carso, ha organizzato il consueto simposio professionale "Accademia del Terrano e dei Prodotti del Carso". L'evento, tenutosi mercoledì 6 novembre a Castel Štanjel, ha riunito viticoltori del Carso e altri fornitori locali, studenti della Facoltà di Viticoltura e Enologia, media e il pubblico professionale. Numerosi esperti da Italia e Slovenia hanno messo in luce l'influenza dei cambiamenti climatici, della posizione geografica e dello stress idrico sulla qualità dell'uva e di conseguenza sul vino. Sono stati presentati anche i benefici dell'assunzione moderata di vino sulla salute umana e le opinioni dei consumatori sul Prosciutto "Kraški pršut". L'evento si è concluso con un laboratorio di degustazione guidata "FOOD LAB", dove i partecipanti hanno esplorato le delizie gastronomiche del Carso.
Il progetto AGROTUR+ continua oltre un decennio di attività ininterrotte dei progetti Agrotur e Agrotur II nel quadro del Programma Interreg Italia-Slovenia, mirando a sviluppare ulteriormente le attività agricole e turistiche nella regione transfrontaliera del Carso. A questo scopo, organizza numerose attività transfrontaliere, tra cui l'evento annuale "Accademia del Terrano e dei Prodotti del Carso".
L'evento, organizzato dall'Agenzia di Sviluppo del Carso e del Brkini (ORA d.o.o.) in collaborazione con altri partner del progetto, è iniziato con una sessione professionale. Luca Dellisanti, della società Perleuve, ha illustrato le specificità dell'annata vinicola corrente sul Carso. La crescita, l'emergere di malattie, l'impatto dello stress idrico e la maturazione dell'uva sono stati monitorati in nove località dalla fine di maggio a ottobre, con i risultati pubblicati regolarmente nei rapporti settimanali accessibili sulla piattaforma web e-karst.eu. Una delle principali scoperte, mostrata dall'analisi dei grafici meteorologici degli anni passati, è che gli anni estremamente aridi sono rari, tuttavia le precipitazioni durante l'anno non sono distribuite come i viticoltori desidererebbero.
Il dott. Klemen Lisjak dell'Istituto Agrario Sloveno ha evidenziato l'importanza di scegliere il momento più opportuno per la vendemmia nel suo intervento sulla maturazione e il potenziale polifenolico dell'uva della varietà Refošk dell'annata 2024. Quest'anno è stata una stagione molto precoce con una breve fase di maturazione, e le piogge di settembre hanno impedito ai viticoltori di attendere il momento ottimale per la vendemmia, ottenendo così uva con la maturità aromatica e fenolica ideale.
La prof.ssa Lorena Butinar dell'Università di Nova Gorica ha presentato nel suo intervento l'attività dei batteri lattici nell'annata precedente di Terano. Il team dell'Università di Nova Gorica ha analizzato 22 campioni per rilevare la presenza di fenoli volatili indesiderati, indicatori della salute del vino. I confronti con i risultati di ricerche precedenti dimostrano che la maggior parte dei viticoltori gestisce efficacemente il processo di fermentazione malolattica e che nel Carso i vini di scarsa qualità sono sempre meno frequenti.
La prof.ssa Sabina Passamonti dell'Università di Trieste ha presentato le sue ricerche sugli effetti degli antociani nel corpo umano. Il loro interesse è rivolto principalmente al loro impatto sul fegato, in particolare sulla secrezione di bilirubina, cruciale per la salute del sistema cardiovascolare. I loro risultati indicano che i pigmenti rossi del vino non danneggiano il fegato, ma possono causare leggero aumento della bilirubina nel sangue, che ha un impatto positivo sulla nostra salute.
La prof.ssa Marjeta Čandek-Potokar ha presentato uno studio sull'opinione dei consumatori riguardo al Prosciutto "Kraški pršut" in confronto con prodotti innovativi. I risultati hanno mostrato che il Prosciutto "Kraški pršut" gode di una grande reputazione tra i consumatori sloveni. Nei test alla cieca, il prosciutto italiano e quello del maiale Krškopolje hanno ricevuto valutazioni più alte rispetto al prosciutto carsico e istriano, mentre nei test in cui i partecipanti sapevano quale prosciutto stavano valutando, il Prosciutto "Kraški pršut” ha ottenuto il punteggio più alto. Inoltre, nella scelta, i consumatori danno più importanza all'aspetto (colore, carnosità) rispetto alla struttura/consistenza, percependo il prosciutto più morbido come meno maturo. Lo studio ha anche mostrato che la preferenza dei consumatori sloveni è per un prosciutto più pesante e con un periodo di salatura più breve.
Nella seconda parte dell'evento si è svolto il laboratorio di degustazione guidata "FOOD LAB", in collaborazione con il progetto "Borderless okus", finanziato dall'Unione Europea dal Fondo per piccoli progetti GO! 2025 del programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027, gestito da EZTS GO. I partecipanti sono stati guidati attraverso la degustazione dei vini carsici, formaggi e salumi da Robi Jakomin (LAS Kras-Carso) e Stelio Smotlak (Slow Food), con la presentazione dei loro prodotti da parte di alcuni produttori. Tre eccezionali formaggi erano presenti: il formaggio di pecora della fattoria Antonič da Ceroglie, quello di capra della fattoria Žerjal da Tomaj e quello di mucca della fattoria Zidarič da Prepotto. Per quanto riguarda i salumi, erano presenti quattro campioni: il fiore carsico, due prosciutti carsici di diversa stagionatura (tutti dalla pršutarna Kras) e la bistecca della fattoria Bajta Salež. Tra i vini si è distinta la Vitovska Kamen della fattoria Zidarich, mentre gli altri 6 campioni erano caratterizzati dal Teran – i spumanti di Bajta Salež e Kobala da Štanjel e quattro vini delle fattorie Štoka (Krajna vas), Orel (Avber), Edi Kante (Prepotto) e della cantina Vinakras (Sežana). La degustazione si è conclusa con il Brinjevec carsico di Ivo Šuc da Pliskovica.