Introduzione
BioTech2Agri è un progetto finanziato dal Programma INTERREG Italia–Slovenia 2021–2027 e si inserisce nell’ambito dell’obiettivo specifico “Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate”.
L’area del Programma è caratterizzata da un paesaggio agricolo ricco e diversificato, modellato dalla morfologia dei territori e dalle colture tradizionali che vi si tramandano da generazioni. Proprio queste colture – preziose dal punto di vista agricolo, economico e culturale – presentano oggi un potenziale significativo per sostenere la diffusione dell’innovazione biotecnologica. Le biotecnologie, infatti, offrono nuove possibilità per l’estrazione e la valorizzazione di principi attivi di origine vegetale, utili allo sviluppo di prodotti a valore aggiunto con benefici per la salute umana e animale.
Nonostante questo potenziale, molte opportunità sono finora rimaste parzialmente inesplorate, in particolare perché la struttura produttiva dell’area transfrontaliera è composta in larga parte da aziende di piccole dimensioni che spesso incontrano difficoltà nell’accedere al trasferimento tecnologico e nell’assorbire i risultati della ricerca applicata. Al tempo stesso, Slovenia, Friuli Venezia Giulia e Veneto condividono la volontà di investire nell’agroalimentare, nella salute e nello stile di vita sostenibile, riconoscendoli come settori strategici.
In questo contesto, risulta essenziale rafforzare la cooperazione tra agenzie di sviluppo, imprese, cluster, organizzazioni di sostegno all’innovazione e centri di ricerca. Ciò significherebbe promuovere l’adozione delle biotecnologie nelle aziende, sostenere la nascita di nuovi prodotti e accompagnare lo sviluppo di applicazioni biotech dedicate ai settori alimentare, mangimistico, nutraceutico e cosmetico.
Il progetto BioTech2Agri si inserisce proprio in questo scenario, con l’obiettivo di creare un quadro comune per l’area transfrontaliera capace di accelerare le catene del valore legate alle biotecnologie. Attraverso il contributo dei partner e il coinvolgimento degli attori territoriali, il progetto fornisce alle imprese un supporto qualificato per l’utilizzo innovativo di composti bioattivi derivati da piante tipiche dei territori di confine o comunque rilevanti per il loro potenziale applicativo. BioTech2Agri mira così a rendere più accessibili le opportunità offerte dalle biotecnologie e a stimolare nuovi percorsi di crescita, competitività e sostenibilità per le filiere agroalimentari dell’area Italia–Slovenia.
Perché le biotecnologie sono oggi centrali per l’agrifood
Le biotecnologie, intese come l’insieme delle tecniche che utilizzano organismi viventi o loro componenti per creare o modificare prodotti e processi, rappresentano uno dei pilastri dell’innovazione europea. La Commissione Europea sta dedicando crescente attenzione a questo settore, tanto da lavorare al futuro Biotech Act, previsto per il 2026, che intende accelerare la transizione verso modelli produttivi più sostenibili, sicuri e ad alta intensità tecnologica.
Nel settore agroalimentare, le biotecnologie possono svolgere un ruolo rilevante sotto diversi aspetti: migliorare la produttività agricola, ridurre l’impatto ambientale attraverso un minor uso di acqua, suolo, fertilizzanti e fitofarmaci, rendere gli alimenti più sicuri, sostenibili e di maggior valore nutrizionale.
Si parla di biotecnologie tradizionali, basate per esempio su processi fermentativi, microbici ed enzimatici, ma anche di biotecnologie innovative, che si fondano su scoperte della biologia molecolare e dell’ingegneria genetica e trovano applicazioni in settori come farmacologia, medicina veterinaria, bioindustria, ambiente e agricoltura. Nel contesto di BioTech2Agri, l’attenzione è rivolta soprattutto alla biotecnologia verde, legata ai processi agricoli, e alla biotecnologia gialla, dedicata alla produzione alimentare e nutraceutica.
Il Report sul potenziale biotech dell’area transfrontaliera
La prima fase progettuale si è concentrata sulla raccolta dei dati, sul coinvolgimento degli attori rilevanti e sulla valutazione delle tecnologie disponibili. Questa attività ha permesso di comporre un quadro preciso delle competenze presenti nei territori e di comprendere il reale potenziale dell’area nell’ambito dell’innovazione biotecnologica applicata all’agrifood.
Il risultato principale di questo percorso è il Report tematico sul potenziale transfrontaliero per l’innovazione biotecnologica, che offre una panoramica organica dell’ecosistema della ricerca e dell’innovazione in Slovenia, Friuli Venezia Giulia e Veneto, con l’obiettivo di facilitare l’assorbimento delle soluzioni biotech da parte delle filiere agroalimentari.
Il documento si apre con un’introduzione dedicata alle opportunità offerte dalla valorizzazione delle biotecnologie attraverso l’estrazione di principi attivi da specie vegetali rilevanti per il partenariato e prosegue con una serie di indicazioni metodologiche utili alle imprese per valutarne la fattibilità applicativa.
La parte centrale del report è arricchita da due approfondimenti tematici che illustrano in modo concreto come le biotecnologie possano essere utilizzate nei diversi comparti dell’agrifood. Il primo caso studio è dedicato a vite e olivo e presenta la caratterizzazione dei principali principi attivi, le tecnologie di estrazione più idonee e le possibili applicazioni finali nei settori alimentare, mangimistico, nutraceutico e cosmetico. Il secondo approfondimento è invece incentrato sulle colture cellulari vegetali e ne illustra potenzialità e campi di utilizzo come strumento innovativo per la produzione sostenibile di composti bioattivi.
La Mappa digitale: uno strumento aperto per la rete dell’innovazione
Accanto al report, BioTech2Agri ha sviluppato una Mappa digitale open source, progettata per rendere immediatamente accessibili le informazioni raccolte nella fase di analisi. Realizzata sulla piattaforma PREZI, la mappa consente di esplorare in modo visuale:
- le specie vegetali rilevanti nel territorio,
- le biotecnologie applicabili ai diversi ambiti produttivi,
- gli attori pubblici e privati che compongono la rete dell’innovazione transfrontaliera.
Lo strumento è pensato per essere intuitivo, aggiornabile e facilmente consultabile da PMI, ricercatori, enti pubblici e stakeholder, facilitando l’incontro tra domanda e offerta di innovazione.
Uno sguardo al futuro
Le evidenze raccolte dimostrano che l’area transfrontaliera dispone di un patrimonio ricco e diversificato di conoscenze, competenze e tecnologie biotecnologiche. Stimolare la domanda di innovazione da parte delle imprese diventa quindi una priorità: solo rendendo visibile e accessibile questo potenziale sarà possibile tradurlo in nuovi prodotti, processi e servizi ad alto valore aggiunto.
Il report e la mappa digitale rappresentano due strumenti fondamentali in questa direzione.
Nei prossimi mesi il progetto continuerà a sviluppare attività di networking, trasferimento tecnologico e supporto diretto alle PMI, in particolare attraverso il bando - Supporto alle PMI del Settore agro-alimentare, aperto fino al 9 gennaio 2026 (consultabile qui); contribuendo così alla crescita dell’ecosistema biotech e alla competitività delle filiere agroalimentari dell’area Italia–Slovenia.