“L’AI non ti ruberà il lavoro, ma potrebbe farlo qualcuno che sa usarla.” Con questa provocazione si è aperto l’evento “Mind Meets Machine”, che il 25 e 26 novembre 2025 ha riunito a Bucarest i programmi Interreg per discutere come l’intelligenza artificiale stia già cambiando – e continuerà a cambiare – la cooperazione transfrontaliera. Nastja Foraus e Danijel Ferlez, staff di supporto del Autorità dei Gestione, hanno partecipato portando il punto di vista del Programma Interreg Italia-Slovenia in un confronto ricco di esempi pratici e sperimentazioni concrete.
Sin dall’inizio è emerso che l’AI non è più un optional: serve conoscerne possibilità e limiti. La Generative AI non crea solo testi e immagini, ma analizza contenuti, ottimizza processi e può integrarsi nelle attività quotidiane, come mostrato da semplici formule in Excel e dagli strumenti già adottati da vari programmi europei. Accanto ai vantaggi, sono stati ricordati anche i rischi: forte consumo energetico, questioni di copyright, privacy e affidabilità dei risultati, che richiedono sempre una revisione umana.
Diversi programmi hanno condiviso le loro esperienze: Central Europe ha istituito un team dedicato e pubblicato linee guida; North-West Europe utilizza gruppi di lavoro permanenti e licenze professionali per integrare l’AI nelle attività quotidiane; North Sea ha sviluppato la chatbot interna Starfish; Slovacchia–Cechia ha lanciato una piattaforma pubblica con assistente virtuale attivo 24/7; Italia–Croazia ha presentato KLens, un sistema avanzato per verifiche e gestione dei dati; Latvia–Lithuania ed Estonia–Latvia hanno mostrato soluzioni leggere ma efficaci, dimostrando che l’innovazione è possibile anche con budget ridotti.
La prima giornata si è conclusa con un podcast generato in tempo reale dall’AI, basato persino su testi scritti a mano prodotti dai gruppi. Il secondo giorno ha avuto un taglio operativo, con esercitazioni dedicate all’uso dell’AI per la capitalizzazione, che hanno mostrato come questi strumenti possano velocizzare analisi complesse senza sostituire il giudizio umano. Molto apprezzato anche l’intervento sui modelli audiovisivi, che ha evidenziato quanto rapidamente stiano evolvendo immagini, video e contenuti generati da AI.
L’evento si è chiuso con un talk-show che ha sintetizzato l’essenza delle due giornate: l’AI offre grandi opportunità, ma richiede responsabilità, attenzione ed equilibrio. Interact ha annunciato che l’incontro sull’AI diventerà annuale, con la prossima edizione in programma a settembre 2026.
La partecipazione di Foraus e Ferlez ha permesso al nostro programma di raccogliere strumenti utili, nuovi spunti e una visione più chiara del percorso che ci attende: l’AI non sostituirà il lavoro umano, ma lo trasformerà. E sta a noi farci trovare pronti.