Le api solitarie sono un gruppo molto variegato, sia per aspetto che per stile di vita. Le specie più piccole misurano appena 3 mm, mentre le più grandi possono raggiungere i 25 mm. Il loro nome deriva dal modo in cui si prendono cura della loro prole. La maggior parte delle specie è solitaria, il che significa che la femmina si occupa da sola del nido e della covata. A differenza delle api mellifere e dei bombi, le api solitarie non hanno una struttura sociale, quindi non si possono distinguere regine e operaie. In Slovenia si contano oltre 500 specie di api solitarie, mentre in Italia se ne trovano più di 1000.
Le diverse specie cercano siti di nidificazione differenti. Le più conosciute nidificano nei buchi del legno o negli steli cavi delle piante. Molte, però, scavano i loro nidi nel terreno, nelle fessure delle rocce, sulle pietre dove costruiscono nidi con fango e sabbia, e persino dentro i gusci delle chiocciole. Le femmine trasportano una riserva di polline e miele nei loro nidi e vi depongono un uovo. A questo punto termina la loro cura per la prole. L’uovo si sviluppa in larva, che si nutre della scorta alimentare e poi si trasforma in pupa. Le api svernano sotto forma di bozzolo e fuoriescono l’anno successivo.
Le api solitarie sono impollinatori molto efficienti. Raccolgono il polline principalmente per nutrire la covata. Lo trasportano per lo più sulle zampe ricoperte di peli e/o sulla parte inferiore dell’addome. A differenza delle api mellifere, che trasportano il polline in forma compatta, le api solitarie lo trasportano in forma polverosa, permettendo a una quantità maggiore di depositarsi sui fiori. Per questo motivo, una singola ape solitaria può impollinare molti più fiori rispetto a un’ape mellifera. Poiché molte specie sono piccole e meno appariscenti rispetto ai bombi e alle api mellifere, vengono facilmente trascurate. Tuttavia, queste api sono fondamentali per il mantenimento della biodiversità vegetale, ed è quindi essenziale proteggerle. Possiamo aiutarle preservando prati, bordi e giardini ricchi di colori e fiori, fornendo loro cibo e luoghi adatti alla nidificazione. La costruzione di nidi artificiali per api solitarie sta diventando sempre più popolare.
Puoi realizzare un nido artificiale fai-da-te utilizzando materiali naturali come steli cavi di piante (bambù, canne) o legno in cui vengono praticati fori. È importante che i fori abbiano un diametro compreso tra 3 e 9 mm e una profondità fino a 15 cm. I fori non devono essere passanti, poiché un’estremità deve rimanere chiusa. I nidi artificiali vanno installati in primavera, periodo in cui la maggior parte delle specie è attiva. Devono essere posizionati in un luogo soleggiato e riparato dalla pioggia, ad almeno un metro dal suolo. È importante lasciarli all’aperto anche durante l’inverno.
A cura dell'Istituto Nazionale di Biologia
Foto di Blaž Koderman