Il 9 aprile 2024, l'Università di Lubiana, Facoltà di Biotecnologie, ha ospitato una conferenza importante sulla produzione sostenibile di alimenti con l'acquaponica. L'evento è stato organizzato dai partner del progetto BeBlue, che opera all'interno del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg VI-A Italia Slovenia. Il progetto esplora approcci innovativi per la produzione di ortaggi utilizzando pesci e sistemi acquaponici.
Acquaponica - Modello Avanzato di Economia Circolare
I relatori principali della conferenza sono stati la Prof. Dr. Marina Pintar, Decana della Facoltà di Biotecnologie dell'Università di Lubiana, e Roberto Pastres dell'Università Ca' Foscari di Venezia, che è anche il partner capofila del progetto. Il Professor Andrej Udovč ha presentato il progetto BeBlue, che mira ad espandere l'acquaponica con misure per facilitare la gestione delle piante, inclusa la digitalizzazione, e a sviluppare strumenti per valutare la sostenibilità ambientale ed economica. In un mondo in cui la popolazione sta aumentando e la concorrenza per le terre agricole si sta intensificando, i metodi alternativi di produzione di ortaggi sono diventati essenziali. L'acquaponica non è solo un metodo di produzione innovativo, ma anche un modello di economia circolare nella pratica. Combina la coltivazione idroponica delle piante con l'allevamento di pesci in un unico sistema, fornendo condizioni ottimali per la crescita delle piante attraverso il ricircolo di acqua e nutrienti forniti dagli escrementi dei pesci.

La sessione mattutina della conferenza ha incluso una serie di lezioni degli esperti sull'acquaponica: la Prof. Associata Dr. Ana Slatnar ha evidenziato i requisiti e gli aspetti fondamentali dell'espansione della produzione idroponica di alimenti vegetali, il Mag. Miha Štular, uno specialista nell'allevamento di pesci presso l'Istituto KGZS - Kranj, ha presentato i pesci e i parametri di qualità dell'acqua, e Tine Matoš, il responsabile del centro Purissima presso KZ Agraria Koper, ha condiviso esperienze nella produzione di ortaggi con l'acquaponica. La Prof. Associata Dr. Mojca Bavcon Kralj della Facoltà di Scienze della Salute dell'Università di Lubiana ha presentato l'interazione tra pesticidi, microplastiche e biomassa algale nei suoli agricoli. La discussione del pomeriggio, seguendo il metodo del World Café, è stata guidata da Marco Francese di Shoreline. Si è trattato di un Working Group Tecnico, vista la presenza di molte persone che già conoscono l’acquaponica. I partecipanti si sono concentrati sull’analisi delle criticità dell’impianto osservato poco prima, come il rischio di innalzamento delle temperature in estate e l’utilizzo di materiali alternativi alla plastica. A tal proposito hanno ipotizzato possibili soluzioni o alternative.
Le principali conclusioni della conferenza hanno confermato che le opportunità di espansione dei sistemi acquaponici sono principalmente nelle aree urbane, dove c'è una fonte di calore inutilizzata, come tetti piatti, aree industriali o aree vicine agli allevamenti ittici, dove sono presenti abbondanti nutrienti non utilizzati nell'acqua. L'acquaponica è adatta anche per la diffusione nelle scuole, può essere illustrato il ciclo dei nutrienti e si può evidenziare la riduzione dei percorsi di trasporto, oltre a ciò può essere un'attrazione nelle fattorie didattiche.

Oltre all'aspetto educativo, i partecipanti alla conferenza hanno visitato l’impianto presso la Facoltà di Biotecnologie, dove in un mese è cresciuta un'insalata perfetta, croccante e priva di difetti che avrebbe avuto se fosse cresciuta in modo tradizionale nel suolo. Durante il rinfresco “Sinfonia di verdure e pesci” i partecipanti hanno assaggiato la prima raccolta di insalata cresciuta in acquaponica.
