CONFERENZA STAMPA, 1/10/2025
Oggi, 1° ottobre 2025, presso la sede della Unione regionale economica slovena (URES) a Trieste, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto CLIMASAFE, finanziato dal Programma Interreg Italia–Slovenia.
L’incontro è stato aperto dal project manager del progetto Matteo Feruglio (URES), che ha illustrato gli obiettivi dell’ iniziativa: supportare le piccole e medie imprese (PMI) ad adattarsi ai cambiamenti climatici. Feruglio ha sottolineato come il progetto si rivolga in particolare alle imprese con alti costi energetici. In questo contesto, CLIMASAFE punta a sviluppare una piattaforma digitale che consentirà alle aziende di ottenere gratuitamente una valutazione dei rischi climatici e indicazioni strategiche per rafforzare la propria resilienza.
Attraverso la piattaforma, ogni impresa potrà identificare le proprie vulnerabilità, prevedere gli impatti a lungo termine e individuare le priorità di intervento. Ad esempio, un’azienda intenzionata a installare pannelli fotovoltaici sul tetto potrà valutare la probabilità che eventi climatici estremi possano danneggiare tali impianti. Altre attività previste sono la costruzione di un indice di rischio climatico, che mapperà il rischio di fenomeni estremi nell’area transfrontaliera, e una strategia congiunta per migliorare la preparazione delle PMI ad alta incidenza energetica ai rischi climatici.
Durante l'incontro sono stati presentati anche gli altri partner progettuali:
Cluster COMET (Cluster della metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia,
la Camera dell'artigianato della Slovenia – OZS,
l'Agenzia locale per l’energia della Goriška – GOLEA,
ESTREAM srl, azienda specializzata in audit energetici, e il
Parco tecnologico della Primorska – PTP.
Matteo Povolato, collaboratore del partner E-stream, ha ribadito come il progetto sia importante per le imprese anche in vista dei cambiamenti climatici già in atto, come ad esempio le temperature estreme nel periodo estivo, che pregiudicano la produttività delle aziende e impattano sulla salute dei lavoratori. Sempre Povolato ha aggiunto che i risultati del progetto, pur essendo rivolto al settore privato, potranno venire traslati anche nel settore pubblico, come ad esempio scuole ed ospedali.
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