Il 14 giugno 2025 si è svolto a Trieste l’ultimo di quattro focus group previsti in Italia nell’ambito della ricerca sui servizi ecosistemici culturali delle principali specie ed ecosistemi marini dell’Alto Adriatico. L’incontro ha coinvolto subacquei, appassionati di immersioni e altri utenti ricreativi del mare, con l’obiettivo di raccogliere percezioni e proposte su percezioni, esperienze e proposte legate alla tutela del mare, attraverso le tre dimensioni etiche di benessere, autonomia e giustizia.

Il mare è stato descritto dai partecipanti come fonte di benessere psico-fisico, serenità e ispirazione, ma anche come elemento identitario profondo. I partecipanti hanno espresso preoccupazione per il degrado degli ecosistemi marini, aggravato da inquinamento, comportamenti poco rispettosi e scarsa regolamentazione della pesca. È emersa con forza la richiesta di un turismo subacqueo più etico e consapevole, affiancato da una maggiore educazione ambientale rivolta alle nuove generazioni. Diverse le proposte concrete discusse: potenziare le aree marine protette, rafforzare i controlli e le sanzioni per chi danneggia il mare, migliorare la gestione dei rifiuti, e investire nei centri subacquei anche come luoghi di educazione e divulgazione.
Dal punto di vista di autonomia ed equità, è stato sottolineato il bisogno di maggiore coordinamento tra enti pubblici e diving center, e la necessità di spazi dedicati all’attività subacquea. I partecipanti hanno proposto la creazione di un comitato etico condiviso tra scuole sub e operatori, che promuova buone pratiche comuni e rafforzi la sensibilità ambientale nel settore.
Anche questo incontro contribuirà alla costruzione di una Matrice Etica nell’ambito del progetto, uno strumento pensato per rappresentare e bilanciare i valori e le esigenze di chi vive, lavora e protegge l’ambiente marino dell’Alto Adriatico.