Il 14 novembre 2025, la sede dell’Università degli Studi di Udine a Gorizia ha accolto con entusiasmo il simposio conclusivo del progetto Interreg Italia–Slovenia E-NAT2CARE, un appuntamento molto atteso che ha riunito tutti i partner per celebrare i risultati raggiunti e riflettere sul futuro della cooperazione transfrontaliera dedicata alla tutela del capitale naturale comune. L’evento ha registrato una buona affluenza, confermando il forte interesse del territorio per i temi della biodiversità e dei servizi ecosistemici.
L’apertura dei lavori è stata affidata ai saluti istituzionali di Anna Micelli, Presidente del Parco Naturale delle Prealpi Giulie, e di Edi Piasentier, Direttore del Dipartimento di Scienze AgroAlimentari, Ambientali e Animali dell’Università di Udine. I loro interventi hanno sottolineato l’importanza della cooperazione tra enti, territori e competenze per affrontare con efficacia le sfide ambientali dei prossimi anni. A seguire, la proiezione del documentario “Ecosistemi e servizi ecosistemici nelle Alpi Giulie e nel Carso”, realizzato da Marco Virgilio, ha offerto al pubblico un viaggio suggestivo tra le due aree naturali protagoniste del progetto, ricordando la straordinaria ricchezza di ecosistemi che caratterizza questo territorio di confine.
Le presentazioni scientifiche che hanno animato il pomeriggio hanno suscitato grande interesse e coinvolto attivamente la sala, con diversi spunti e domande da parte del pubblico. Alenka Žunič Kosi (Istituto Nazionale di Biologia, Slovenia) ha aperto la sessione tematica con una riflessione sul ruolo delle foreste, mettendo in luce il legame profondo tra biodiversità forestale e servizi ecosistemici. Stefano Filacorda (Università degli Studi di Udine) ha poi illustrato l'importanza dei grandi carnivori come indicatori della salute degli ecosistemi.
La dimensione economica è stata approfondita da Silvia Ferrini (Università dell’East Anglia e Università di Siena), che ha mostrato come la valutazione economica dei servizi ecosistemici possa fungere da ponte tra natura, persone e processi decisionali. Elisa Tomasinsig (eFrame Srl) ha invece presentato le strategie di sostenibilità messe in atto da CAFC Spa per una gestione responsabile delle risorse idriche.
Il tema dell’acqua è stato ulteriormente sviluppato da Marialuisa Campani (ATERSIR), che ha condiviso esperienze di miglioramento dei servizi ecosistemici legati al servizio idrico integrato. Subito dopo, Lorenzo Bernicchi, Antonella Stravisi (Università degli Studi di Udine) e Martina Lužnik (Università del Litorale) hanno mostrato il potenziale della cartografia come strumento di conoscenza, comunicazione e gestione.
A concludere gli interventi sono stati Luca Strazzaboschi (For Nature Srl) e Francesca Visintin (eFrame Srl), che hanno presentato lo sviluppo di un innovativo modello di Pagamento per i Servizi Ecosistemici, elaborato con un operatore del servizio idrico integrato del Friuli Venezia Giulia.
Il successo del simposio testimonia la solidità del percorso intrapreso da E-NAT2CARE e la volontà condivisa di continuare a valorizzare il capitale naturale delle Alpi Giulie e del Carso. La collaborazione transfrontaliera tra Italia e Slovenia si conferma un modello virtuoso e promettente, capace di generare conoscenza, buone pratiche e nuove opportunità per la tutela del nostro pianeta. Un punto di arrivo, certo, ma soprattutto un nuovo inizio.