Le ghiacciaie (chiamate jazere in dialetto triestino) rappresentano un patrimonio culturale eccezionale del Carso e della Birchinia. Nascono nel XIX secolo in seguito allo sviluppo economico e demografico di Trieste.
Dato che al porto venivano le grandi quantità del cibo deperibile che doveva essere conservato, il ghiaccio delle ghiacciaie era una soluzione preziosa.
Con la produzione, la conservazione e la vendita del ghiaccio i contadini del Carso e della Birchinia hanno intrapreso la nuova attività a causa della scarsa redditività delle piccole aziende agricole.
A questo scopo hanno utilizzato le ghiacciaie - una struttura particolare, come un profondo pozzo di mattoni, scavato vicino agli stagni. Il ghiaccio, che veniva rimosso dagli stagni in inverno e depositato nelle ghiacciaie vicine, veniva poi trasportato a Trieste nei mesi più caldi e venduto.
Nelle vicinanze di Hrpelje e Kozina sono state registrate circa 80 ghiacciaie, probabilmente ne erano di più, ma oggi la maggior parte sono distrutte, ricoperte di vegetazione o piene di rifiuti. Il comune di Hrpelje-Kozina si impegna a preservare il patrimonio delle ghiacciaie, per questo motivo nell'ambito del progetto ENGREEN 2 ha acquistato il terreno a Nasirec, dove vicino allo stagno si trova una delle ghiacciaie.
Il comune ha ripulito la ghiacciaia dai rifiuti, nell'ambito del progetto è stata anche completata la documentazione necessaria per un futuro rinnovo. Con l'aiuto del progetto verrà effettuato anche il ripristino del vicino stagno Na Zavrteh.