Nel maggio 2025, i partner del progetto E-Nat2Care abbiamo partecipato al 12° Simposio Europeo sull’Ecologia Saproxilica (ESSE), che si è tenuto a Firenze. Si tratta del principale evento scientifico europeo dedicato allo scambio di conoscenze ed esperienze nel campo degli organismi saproxilici, ovvero quelli che dipendono dal legno morto durante il loro ciclo di vita. Il simposio, organizzato dal 1999, riunisce ricercatori, naturalisti e gestori forestali da tutta Europa.
Durante il simposio, abbiamo presentato quattro contributi scientifici – tre poster e una presentazione orale – nei quali abbiamo illustrato i principali risultati delle attività svolte nel progetto. In particolare, abbiamo evidenziato l’utilizzo innovativo di feromoni specie-specifici combinati con trappole vive dotate di fotocamere, una metodologia non invasiva ed efficace per il monitoraggio di specie saproxiliche rare. Abbiamo presentato i risultati del primo monitoraggio sistematico dei coleotteri Rosalia alpina e Osmoderma eremita in aree transfrontaliere di foreste di querce sub-mediterranee di pianura in Slovenia e in Italia. Questo tipo di habitat era finora poco considerato nei programmi di monitoraggio, rendendo i nuovi dati particolarmente rilevanti. I risultati suggeriscono che le foreste di querce sub-mediterranee possono offrire un importante potenziale per la conservazione a lungo termine di queste due specie protette. Abbiamo inoltre svolto indagini sistematiche anche in aree alpine, dove è stata confermata per la prima volta la presenza dello scarabeo eremita (Osmoderma eremita) nel Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie. I dati raccolti arricchiscono le conoscenze sulla distribuzione di queste specie rare e tutelate. Infine, abbiamo mostrato come habitat artificiali possano efficacemente sostituire i microhabitat naturali perduti, come ad esempio i vecchi alberi cavi necessari per lo sviluppo dei coleotteri. Questi habitat sostitutivi si sono rivelati uno strumento utile sia per migliorare le condizioni ambientali, sia per il monitoraggio mirato delle specie.
La partecipazione al simposio è stata un'importante opportunità per lo scambio di conoscenze con colleghi internazionali e per rafforzare la cooperazione transfrontaliera. I nostri contributi confermano l’importanza di approcci innovativi e rispettosi della natura per una conservazione efficace della biodiversità forestale.