Tavolini, sedie a sdraio, strutture di cabine, un pattino di salvataggio, assi di plastica e tubi di acciaio sono i "pezzi da 90" recuperati martedì 29 ottobre nel pomeriggio dallo specchio d'acqua antistante il "Bagno militare", poco oltre il bivio di Miramare, nel corso di un intervento di pulizia dei fondali che il team WWF AMP MIRAMARE e SHORELINE ha condotto in collaborazione con LifeGate, l'associazione L'Altritalia Ambiente Trieste, la Capitaneria di Porto di Trieste e la squadra nautica della Guardia di Finanza.
All'impegnativa operazione, che ha richiesto circa 3 ore di lavoro e il supporto di 4 imbarcazioni (2 dell'AMP Miramare e 2 gommoni delle forze dell'ordine), hanno partecipato una ventina di operatori, di cui 10 subacquei impegnati a prelevare dal fondale materiali ingombranti in alcuni casi di peso davvero notevole. I rifiuti - il cui peso stimato si aggira sui 500-600 kg - sono stati poi conferiti a Grignano e smaltiti grazie al supporto di AcegasApsAmga.
Le concrezioni sui tavoli e su altre strutture recuperate dal fondo sembrano indicare che all'origine di questa ennesima "discarica a mare" non ci siano solo le mareggiate dello scorso autunno ma anche eventi precedenti. L'intervento appena conclusosi rientra tra le attività di sensibilizzazione e di pulizia del mare, del litorale, dei fiumi e delle aree naturali previste dal Progetto Interreg VI-A ITA-SLO POSEIDONE.