La conferenza sui Sistemi Idrologici Antichi e Gestione delle Risorse Idriche nella Regione Mediterranea si è tenuta a Pirano dal 10 all'11 ottobre e ha esplorato i notevoli successi ingegneristici delle antiche civiltà del Mediterraneo, concentrandosi sui loro sofisticati sistemi di gestione delle risorse idriche. Dagli iconici acquedotti di Roma alle innovative cisterne di Creta, queste infrastrutture furono fondamentali per lo sviluppo della società, influenzando cultura, commercio e persino la guerra. L'acqua ha sempre giocato un ruolo chiave nella storia, e lo studio dei sistemi antichi condotto oggi fornisce approfondimenti sulle dinamiche tecnologiche, socio-politiche, economiche e ambientali dell'epoca.
Uno dei momenti salienti dell'evento è stata la presentazione di Federico Da Col dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), intitolata "Il ruolo della geofisica nell'identificazione, caratterizzazione e protezione delle acque sotterranee."
Questa sessione ha esplorato il crescente campo dell'idrogeofisica, che utilizza metodi geofisici come indagini sismiche e geoelettriche per valutare le caratteristiche idrogeologiche del sottosuolo. Queste tecniche permettono di valutare la presenza, la saturazione e la salinità dell'acqua su vaste aree.
La presentazione ha anche discusso del progetto WABIN, sottolineando il ruolo cruciale della geofisica nella protezione e gestione delle acque sotterranee. I partecipanti hanno acquisito una migliore comprensione di come questi metodi innovativi contribuiscano alla conoscenza dei sistemi idrici antichi e alle sfide idrogeologiche contemporanee.
