Un quadro completo di norme UE, italiane e slovene, una comparazione dettagliata dei dispositivi operativi (tracciabilità, sanzioni, End of Waste, terre e rocce da scavo), e una SWOT finale per guidare policy maker, imprese e professionisti verso una gestione davvero circolare dei rifiuti da demolizione e costruzione
La ricerca da poco pubblicata “La legislazione sulla gestione dei rifiuti edili in Italia e Slovenia”, curata da ECIPA (partner capofila), OZS – Obrtno Podjetniška Zbornica Slovenije e URES SDGZ – Slovensko deželno gospodarsko združenje, analizza l’evoluzione normativa europea, entra nel merito delle discipline nazionali italiana e slovena e arriva a una lettura comparata che evidenzia punti di forza/debolezza e opportunità/minacce dei due sistemi, con l’obiettivo di identificare gli ostacoli e proporre soprattutto come poter attivare un circolo virtuoso di scambio di buone pratiche tra i due lati del confine. Il cuore del lavoro è il Capitolo conclusivo, che mette a confronto concreto strumenti e procedure, fino alla SWOT finale, punto di partenza per l’organizzazione dei prossimi workshop del progetto Circular.Buildings.
COSA TROVI NELLA RICERCA
I primi capitoli della ricerca propongono una descrizione strutturata della normativa di settore a livello UE e nazionale, articolandosi nelle descrizione di:
Il quadro normativo UE sulla gestione dei rifiuti da demolizione e costruzione: dalla Direttiva 2008/98/CE (e la successiva 2018/851) alla gerarchia dei rifiuti, passando per il tema cruciale del backfilling, i criteri End of Waste, fino ai regolamenti specifici per determinati materiali.
- Il quadro normativo italiano: dal D.Lgs. 152/2006 (TUA) al D.M. 5/2/1998, dal DPR 120/2017 (terre e rocce da scavo) al D.M. 69/2018 (EoW fresato d’asfalto) fino al decisivo D.M. 152/2022 sugli inerti C&D (End of Waste).
- Il quadro normativo sloveno: ne vengono evidenziati evoluzione, definizioni, strumenti autorizzativi, criteri di tracciabilità, target e procedure operative per i flussi C&D, con attenzione alle differenze rispetto al sistema italiano.
Il maggior valore della ricerca risiede negli ultimi capitoli, che contengono un’analisi comparata dei sistemi italiano e sloveno. Una tabella focalizza l’attenzione su alcuni aspetti di rilevanza strategica (ad es. il livello di digitalizzazione dei sistemi di gestione, la presenza di eventuali procedure ed enti di supporto per gli adempimenti burocratici, ecc). Qui il lettore potrà trovare:
- La comparazione tra Italia–Slovenia relativamente ad una serie di aspetti di dettaglio, anche operativi (Cap. 5): strumenti di tracciabilità, gestione delle terre e rocce da scavo, criteri End of Waste, sistemi sanzionatori, ruolo dei CAM / green public procurement, procedure autorizzative, sistemi di supporto e loro caratteristiche, ecc. Si è scelto di analizzare il tutto in chiave fortemente operativa, per comprendere come queste norme si traducono davvero sul cantiere e sugli impianti e come il sistema può essere concretamente migliorato.
- La SWOT finale analizza aspetti positivi e negativi, così come opportunità e minacce future: è la base di lavoro per individuare azioni correttive, armonizzazioni e buone pratiche trasferibili tra i due Paesi, che verranno discusse in occasione dei workshop di progetto a partire da settembre 2025.
I VANTAGGI CONCRETI, NEI PROSSIMI MESI
Nei prossimi mesi il progetto Circular.Buildings organizzerà una serie di attività operative (workshop, videoclip, piattaforme web) che consentiranno di approfondire anche questi aspetti normativi, e di discutere possibili scambi di buone pratiche tra Italia e Slovenia. I workshop saranno l’occasione per Pubbliche Amministrazioni, imprese di settore e professionisti non solo di chiarire alcuni aspetti legati alla normativa, ma anche di riflettere su obiettivi e possibili sviluppi futuri.
SCARICA E APPROFONDISCI
Gli interessati possono leggere l’articolo completo e scaricare la ricerca dal sito di progetto.
Per ricevere direttamente via email il documento di analisi o per richiedere supporto mirato nell’adozione delle best practice scrivi a: circular.buildings@ecipa.eu.